BASTA BANALIZZARE I SIMBOLI SACRI PER SCOPI COMMERCIALI

 

Cari amici di Collina del Rosario,

oggi affrontiamo un tema che merita attenzione e riflessione da parte di tutti e non solo dei credenti, dei Cattolici.


Recentemente, mi sono imbattuto in un oggetto commerciale che mi ha lasciato profondamente turbato.

Si tratta di un espositore di un noto marchio di lusso, che richiama in modo evidente la forma e il significato simbolico di un ostensorio, l’oggetto sacro che nella liturgia cattolica custodisce e onora la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia.



Questa foto è stata scattata in una boutique che si trova a Roma in piazza di Spagna. 


Per chi non lo sapesse, l’ostensorio ha il compito di rendere visibile l’ostia consacrata, permettendo ai fedeli di adorare il Corpo di Cristo. È un simbolo centrale della nostra fede, carico di spiritualità, rispetto e venerazione. Utilizzarlo o richiamarne l’estetica per scopi commerciali è profondamente irrispettoso, non solo verso i cattolici, ma verso tutto ciò che rappresenta la fede cristiana.


Siamo arrivati al punto in cui i simboli sacri vengono banalizzati e svuotati del loro significato più profondo per vendere un prodotto, in questo caso un profumo. È davvero questa la direzione che vogliamo continuare a percorrere come società? 

È ancora accettabile trasformare ciò che è sacro in un semplice espediente promozionale o pubblicitario?


Questa non è la prima volta che accade. Ricorderete infatti la pubblicità di una nota marca di patatine, dove queste venivano utilizzate come ostie consacrate, con un chiaro richiamo alla liturgia cattolica. Un’immagine provocatoria che ironizzava su un momento centrale della nostra fede: la consacrazione e la Comunione, il momento in cui noi riceviamo il Corpo di Cristo. Quante volte i simboli religiosi, cattolici in particolare, sono stati presi, stravolti, ridicolizzati o piegati alle logiche di mercato? E ogni volta, chi crede viene deriso o accusato di essere troppo “sensibile” o “esagerato”.


Ma questa non è una questione di sensibilità. È una questione di rispetto. Rispetto per la fede di chi crede e quindi di milioni di persone, rispetto per i valori che danno senso e direzione alla vita di tanti.


Io mi chiedo: perché tutto questo accade sempre con i simboli cristiani? Ce lo domandiamo ogni volta. Sarebbe accettabile fare lo stesso con i simboli di altre religioni o culture? Probabilmente no. Allora, perché con noi sì? Perché la nostra fede viene così spesso sbeffeggiata? 


È possibile che un’azienda non si ponga la domanda, prima di lanciare un prodotto sul mercato, se possa esistere un problema di ordine etico, morale o religioso? In questo caso, la questione riguarda la realizzazione di un espositore ideato per valorizzare esteticamente un proprio prodotto.


Non si tratta di fare polemica sterile o di puntare il dito contro qualcuno, ma di invitare tutti – aziende, artisti, e chiunque abbia un ruolo nella comunicazione pubblica – a riflettere sulle proprie scelte. Non tutto può essere materiale per una campagna pubblicitaria. Non tutto può essere sacrificato sull’altare del profitto.


Come cattolici, anche questa volta dobbiamo indignarci, ma sempre con rispetto e amore, come ci insegna il Vangelo. Non possiamo rimanere in silenzio davanti a queste mancanze di rispetto. Dobbiamo essere testimoni di quella dignità e di quella verità che la nostra fede ci ispira.


Chiedo anche a voi di riflettere e di unirvi a questa voce. Quando si presentano situazioni come queste, credo sia opportuno scrivere per esempio alle aziende, far sentire il nostro dissenso in maniera pacifica e costruttiva. Facciamo capire che i simboli sacri non si toccano, perché dietro di essi c’è qualcosa che va oltre l’umano: c’è la presenza di Dio.


Concludo con una preghiera affinché possiamo essere strumenti di pace, ma anche difensori della nostra fede. Che la Madonna ci aiuti a essere coraggiosi e rispettosi nel testimoniare ciò in cui crediamo.


Grazie per aver ascoltato e adesso arriva la parte che farà storcere il naso a qualcuno: vi invito a lasciare un commento con la vostra opinione e a iscrivervi al canale se non l’avete ancora fatto. So che questo invito potrebbe apparire come una promozione commerciale ma sono le regole di You Tube, non le mie, ed è l’unico modo che io conosca per dire all’algoritmo di diffondere il video e di consigliarlo a più utenti possibili.


Sia lodato e ringraziato in ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento !



Condividete il video per sensibilizzare il più possibile su questo tema.

Scrivete le vostre esperienze o pensieri nei commenti.




Restiamo uniti nella difesa della nostra fede!


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